STORIA

Pochissimi sono i reperti rinvenuti (frammenti di vasellame retico e un'ascia litica) per cercare di risalire alle origini del territorio prima del dominio romano. Numerose sepolture, con e senza corredo funerario, rinvenute in tempi diversi indicano la massiccia presenza dei dominatori romani.

La pieve di Santa Maria Assunta di Vobarno sorse forse nel secolo VI. La rocca, sede di una corte feudale dipendente dal vescovo di Brescia, fu conquistata nel 1330-32 da Mastino II della Scala e passò nel 1337 ai Visconti, che ne decisero successivamente la distruzione.

Il riordinamento amministrativo visconteo del 1385 pose Vobarno nella Riviera, facente capo a Salò. L’avvento della Repubblica Veneta (1426), coi privilegi finanziari seguiti nel 1440, inaugurarono un periodo di sviluppo dell’industria del ferro e di quella estrattiva (marmo nero di Eno). In località Follo si fabbricavano ancore e navasse per la flotta veneta e, dal ‘500, anche palle per cannoni.

Vobarno era capitale della quadra di Montagna della Magnifica patria di Salò, con giurisdizione sui territori di Capovalle, Treviso, Idro, Provaglio, Sabbio. Una serie di calamità si abbatté sul paese: la peste alla fine del ‘400, il passaggio di soldataglie - i lanzichenecchi del Frundsberg nel 1526 - a più riprese, con devastazioni e incendi. In queste occasioni andò distrutto l’intero archivio comunale.

Anche l’arrivo di Napoleone (1797) comportò danni al paese. Nel 1810 fu annesso a Vobarno il comune di Teglie. La fine del secolo scorso segnò importanti progressi nelle comunicazioni, con l’inaugurazione della ferrovia Gavardo-Vobarno nel 1881 e della tranvia Vobarno-Barghe nel 1883.

IL NOME L'origine etimologica è estremamente antica. Il nome Vobarno si è prestato a più di un'interpretazione. La più accreditata è quella sostenuta dal mons. Guerrini, che traduce la parola latina Voberna in Vadum arenae, guado di sabbia, rifacendosi alla morfologia del territorio. In altre parole il nome potrebbe venire dal dialettale Bo-aren, equivalente a vadum arenae (guado di sabbia), oppure metatesi di bovarno (da bove). Carpeneda deriva da carpen (carpino). Collio verrebbe da collicus o caules (stalle di armenti). Degagna da decania (dieci famiglie, oppure divisione amministrativa). Teglie da tegiae (piccole case). Pompegnino dal nome romano Pompennius.